Il non detto nella diplomazia illuministica
Lettere inedite dall’Italia di Jan Chrystian Kamsetzer a Marcello Bacciarelli del 1781
DOI :
https://doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i2.11973Mots-clés :
il non-detto, viaggio, lettera, sovrano polaccoRésumé
Jan Chrystian Kamsetzer (1753-1795) di origine tedesco, naturalizzato polacco, il primo architetto di corte dell’ultimo re di Polonia, Stanislao Augusto Poniatowski, inviato in Italia su incarico del sovrano per studiare nel Meridione l’arte antica, racconta questa esperienza in uno scambio di lettere con Marcello Bacciarelli, anch’egli un artista presso la corte di Varsavia. La relazione del viaggio si presenta interesantissima per il fatto che nonostante che si tratti di una corrispondenza professionale, essa non è priva di allusioni che accusano il sovrano per le promesse non mantenute. L'esplicito rispetto dimostrato alla figura del Re e un’autocensura per non far trasparire nemmeno una parola di critica, non impedisce tuttavia che tra le righe si senta il non-detto, la solidarietà nel percepire i difetti del sovrano non espressi, bensì intuiti. Kamsetzer non cela il suo disappunto e l’amarezza per l’avarizia del Re e la noncuranza per i suoi sudditi, anche quelli che potrebbero considerarsi privilegiati.