I silenzi dell’autobiografia italoamericana

Authors

  • Ilaria Serra Florida Atlantic University

DOI:

https://doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i2.12023

Keywords:

Autobiografia, italoamericani, memoria, emigrazione, individualità

Abstract

Questo intervento verte sull’interpretazione del vuoto nell’autobiografia, non solo nel contenuto, ma anche nello stile. Le fonti primarie sono un corpus di 58 scritture autobiografiche di emigranti italiani negli Stati Uniti, emigranti di prima generazione, alcuni rimpatriati, altri trapiantati in America. La maggior parte di essi è “gente comune.” Contrapponendo questi lavori (molti dei quali inediti esempi di scrittura popolare) all’autobiografia propriamente americana (modellata sull’esempio di Benjamin Franklyn), propongo un’interpretazione del loro “non detto”. Primo, le stesse autobiografie si pongono come significativa rottura di un silenzio per uomini e donne scomparsi nelle pagine della Storia e diventati numeri su un biglietto d’imbarco. Questo squarcio nel silenzio non è però un urlo, quanto una narrazione sottovoce. E’ un’espressione del tutto originale e non proprio americana di un particolare ethos retorico, quello che chiamerò dell’individualità quieta.

Author Biography

Ilaria Serra, Florida Atlantic University

Ilaria Serra è professoressa associata in Italian and Comparative Studies alla Florida Atlantic University. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi di natura comparatistica, storica, letteraria e cinematografica, occupandosi in special modo di studi italoamericani. E’ autrice dei saggi The Value of Worthless Lives: Writing Italian American Immigrant Autobiographies (Fordham UP, 2007) e The Imagined Immigrant. Images of Italian Emigration to the United States between 1890 and 1924 (Farleigh Dickinson UP, 2009). E’ editrice delle AATI-On Line Working Papers e direttrice del programma estivo di FAU a Venezia.

Published

2018-10-11