Nascita e sviluppo di un’idea

Laboratori autobiografici in carcere

Auteurs

  • Caterina Benelli Università di Messina

DOI :

https://doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i9.14013

Mots-clés :

Autobiografia, memoria, carcere, riflessione, riprogettazione

Résumé

L’obiettivo dell’articolo è di rintracciare la valenza formativa dei laboratori autobiografici e promuovere la cultura della memoria e dell’autobiografia in carcere: contesto di storie difficili che necessitano, sempre più e con maggiore attenzione, di essere ascoltate e comprese attraverso proposte di percorsi formative sempre più mirate ai nuovi bisogni. D’altra parte anche l’Ordinamento penitenziario raccomanda l’inclusione del detenuto in percorsi trattamentali in carcere finalizzati ad un migliore reinserimento sociale. Ed è per questo che, all’interno del Piano pedagogico degli Istituti penitenziari sono sempre più presenti laboratori autobiografici che permettono ai partecipanti di ripercorrere la propria vicenda esistenziale,di riflettere su di sé per una ri-progettazione in vista del «fine pena» e con l’accompagnamento di esperti in metodologie autobiografiche.

Biographie de l'auteur

Caterina Benelli, Università di Messina

Si occupa di pedagogia dell’inclusione e della marginalità. Tra I suoi ambiti di ricerca: educazione pentenziaria e metodologia autobiografica.

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Publiée

2018-10-15