Ribelli dello Spirito tra estremo oriente ed estremo occidente
DOI :
https://doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i5.13563Mots-clés :
Eroe, samurai, regime, ribelleRésumé
Durante gli Anni Sessanta del secolo scorso, all’apice dello sviluppo della cultura giapponese riformata secondo i canoni liberaldemocratici di stampo occidentale, lo scrittore giapponese Yukio Mishima (Tokyo 1925 - 1970) decide di deporre le armi della poesia e della letteratura per incarnare l’eroe della restaurazione. Contro la progressiva colonizzazione del mondo orientale da parte dell’occidente, Mishima oppone l’antico mondo dei guerrieri e dei samurai ribellandosi alla parola e ai suoi regimi discorsivi in quanto responsabili del radicale fraintendimento del soggetto, costantemente ecceduto da qualcosa che discorre e, soprattutto, legifera al suo posto. Nel 1970 Mishima porterà a termine il suo compito infliggendosi un taglio nello stomaco alla maniera dei samurai. Resta tra gli esempi più rimarchevoli di ribelli dello spirito.