La figura di ribelle, ‘un ribelle-modello’ in base alle autobiografie e memorie risorgimentali.
DOI :
https://doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i5.13553Mots-clés :
Ribelle, carcere, risorgimento, lotta clandestinaRésumé
Nel primo Ottocento si nasceva ribelli, come afferma Giuseppe Ricciardi nella sua autobiografia Memorie di un ribelle, si ovunque, e la conseguenza di essere ribelli era carcere o esilio per chi era più fortunato. Il saggio mette a fuoco le figure di giovani ribelli, alcuni carbonari, altri affiliati alla ‘Giovine Italia’, altri ancora ‘cospiratori indipendenti’, che nel ‘primo Risorgimento’ diedero l’importante contributo alla lotta per l’indipendenza e per l’identità nazionale. Saranno tra di essi figure meno note, eppure senza di loro non si sarebbe compiuta la grande opera risorgimentale. Si sottopone ad un’analisi il loro atteggiamento verso la realtà in cui vissero, i loro ideali, le loro speranze per dipingere un ritratto del ‘ribelle-modello’ dando uno sguardo ai modi espressivi che adoperarono. Grazie alle autobiografie e memorie lasciate ai posteri, oggi possiamo ricostruire e commemorare al contempo le varie fasi del faticoso eppur vincente cammino italiano verso la libertà.